29 marzo, 2021

I dritti, i furbi… e gli altri!

Cari amici e lettori miei,
eravamo rimasti, ricorderete, a quel mio ‘commento’ concernente il libro “Il Reno si getta nel Tevere” (del quale ancora vi raccomando la lettura), che chiudevo con riflessioni relative al papato di Bergoglio e alle attuali ‘condizioni’ che vive la Chiesa cattolica; in più, le situazioni a volte assurde e incredibili cui dobbiamo sottostare noi, cristiano-cattolici di oggi, ormai ridotti, smarriti e dimenticati dalla stessa Gerarchia ecclesiastica.
Ma lasciamo andare. Ci torneremo sopra. Occasioni non ne mancheranno, purtroppo.
Ora, per esempio, il Vaticano non è che abbia tempo da perdere con la Settimana Santa, la Pasqua, la Resurrezione, la cura delle nostre anime e la loro salvezza; no, ben altro preme: in primis la situazione finanziaria in deficit, le “casse vuote”, le entrate che diminuiscono sempre e il conseguente taglio dello ‘stipendio’ dei cardinali e prelati. Poco male, dirà qualcuno, ma c’è di peggio. La recente sentenza di un Tribunale britannico infatti, che ha scagionato il cardinale (ex?) Becciu in ordine alla compravendita di un palazzo di lusso sito a Chelsea di Londra, è un ‘fatto’ di quelli che mettono a disagio e che imbarazzano i vertici ecclesiastici romani: ma come?, il cardinale Becciu, a suo tempo esonerato e defenestrato e ‘impiccato’ da Bergoglio a seguito di uno scandalo giornalistico ‘cucinato’ dalla rivista l’Espresso vede, ora, il giudice della Corona, Baumgartner che, restituendogli innocenza e onorabilità smentisce il ‘cerchio magico bergogliano’ accertando l’evidente travisamento dei fatti imputatigli e infliggendo quindi una solenne bastonatura alla magistratura vaticana.
Già: ma che importa alla Gerarchia di una simile figura barbina (eufemismo)?: ben altro preme.
Le imminenti festività pasquali in primis, e quindi lo stare perfettamente in linea e consonanza con le sempre più cervellotiche e velleitarie “misure governative” (tu quoque Draghi…) imposte urbi et orbi: sicché (un esempio solo rispetto ai mille che potremmo fare), il nuovo arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, ‘prete di strada’ che poche settimane fa ha sostituito il cardinale Crescenzio Sepe, eccolo vietare e proibire, draconianamente impedire tutto ciò che gli usi e i costumi, le tradizioni ma soprattutto la fede del popolo partenopeo avrebbero desiderato rivivere. No. Proibito. Interdetto. Anzi, verboten!
Va beh… si rifaranno… “i tradizionalisti”, speriamo.
Intanto, per consolarci un poco e spargere balsamo q.b. sulle nostre ferite pensiamo ed esultiamo al fatto che ‘mamma Europa’ c’è, vede e provvede: al punto che Strasburgo, città sede del Parlamento europeo e della Corte europea dei diritti dell’uomo progetta, entro il 2025, di costruire la più grande moschea dell’intera Europa e soprattutto di finanziarla (2,5 mln. di €) con soldi pubblici, cioè anche nostri, per volere della ‘sindaca’ ecologista Jeanne Barseghian.
Evviva! Evviva la nostra Europa-mamma che, dopo essersi rifiutata di porre alla base delle proprie Costituzioni le ascendenze e le origini storico-religiose che le provengono dalla bimillenaria civiltà cristiana di cui è (era) portatrice, ora si consegna, arresa e rinunciataria, mani e piedi legati, all’islam invasore, prevaricatore e dominatore.
Altre battaglie però, a dire il vero, siamo sinceri… questa baldracca a nome U.E. pure le conduce, ma in genere, guarda caso, sono sempre contro l’Italia: prendiamo il “Nutriscore” per esempio, criminoso ‘modello’ di proprietà di un’Agenzia francese che mediante un ipotetico semaforo (verde-giallo-rosso, appunto) applicato in etichetta sui prodotti alimentari penalizza, con approccio ideologico e anti italiano (inducendone il rifiuto all’acquisto), il nostro più prestigioso e affermato ed apprezzato agroalimentare.
Quindi no al formaggio grana, ai prosciutti friulani o parmensi, al nostro vero olio d’oliva, al nostro impareggiabile vino e altre delizie italiane: un bel semaforo rosso dissuasivo e via!
A beneficio, ovviamente, delle multinazionali della grande distribuzione che già ci stanno invadendo con i loro indigeribili cibi precotti.
W l’Unione Europea dunque, e soprattutto la sua efficacia, la sua efficienza, la sua pregnanza!
Che ha dimostrato pure in tema di vaccini anti Covid: ma lasciamo perdere… meglio non parlarne ora… per carità di patria… e ancor più per non mettere altro sale sulle ferite.
In argomento basti solo osservare che capi di Stato o di Governo tacciati di ‘sovranismo’, Trump (ex), Bolsonaro, Johnson, Orban, lo stesso Putin a ben vedere e pure Israele, quelli con l’anello al naso secondo i ‘democratici e progressisti’, ebbene tutti hanno saputo fare meglio, molto meglio: il che è relativamente facile non avendo a che fare con lacci, lacciuoli e capestri di marca europea.
Lo stesso Draghi (il nostro Nembo-Kid), recentemente, ha dichiarato che “…dobbiamo imparare dal pragmatismo di Londra…” riferendosi al suo omologo e al successo della campagna di immunizzazione britannica, contraddicendo anche Mattarella che, non molto tempo fa (la Brexit brucia ancora), applaudito dai ‘benpensanti’ e dalle ‘democratiche anime belle’ aveva giudicato con un perentorio e avventato “Non è serio!” il tanto biondo quanto spettinato ma decisionista premier inglese.


Ma torniamo ora, invece, alle nostre faccende, tentando se possibile di riderci un po’ sopra giacché ad intristirci già ci pensa il vissuto quotidiano.
Avrete notato anche voi, amici e lettori, che specie dall’inizio di quest’epoca di pandemia veramente ‘succede di tutto’: non esistono più confini, regole, norme, freni, controlli.
L’assurdo, l’irrazionale, l’incoerente, l’illogico e il paradossale (sempre presenti nell’azione umana, questo è vero, ma comunque in quantità limitata, come il sale nei cibi per intenderci), è diventato l’humus, l’ambiente, la ‘cifra’ di questi nostri tempi: una sorta di bolla che tutti e tutto avvolge, avviluppa e condiziona.
Ma poi, ditemi, dove sono andati a finire la compostezza, lo stile, il buon esempio, la decenza, il rispetto, il buon senso, la gentilezza e cento e mille ‘cose’ simili?
Oggi, per lo più, siamo circondati e sopraffatti dai volgari, dagli sbracati, dai villani, dai prepotenti e dagli arroganti, che imperversano, che condizionano e che impongono; ci avrete fatto caso pure voi, spesso sperimentando di persona, per strada, nei luoghi pubblici, sui mezzi pubblici, ma anche nei semplici contatti condominiali o di vicinato quanto la scontrosità, la maleducazione, la ruvidezza siano, sovente, la ‘cifra’ che caratterizza l’approccio, l’accosto, l’approdo potremmo dire a quello che, da sempre, è il nostro prossimo.
E come potrebbe essere diversamente se il ‘saltare la fila’, se l’essere ‘furbi’, se fare come lo Scanzi di turno che si trasforma in ‘caregiver’ (?) per vaccinarsi anzitempo diventa esempio di cosa vuol dire essere un “dritto”?; se la Boldrini, virago e ‘vestale’ del più acceso ‘femminismo’ si mette in conflitto (per questione di soldi e sfruttamento), contro Lilia, la propria colf moldava e contro Roberta, da Lodi, la propria assistente parlamentare che poi doveva fare di tutto, ma proprio di tutto…
Un’ultima cosa, ancora, ma poi stacco poiché altrimenti a voler dire di altre mille faccende questo mio ‘post’ potrebbe diventare un libro: perché mai, mi chiedo e vi chiedo, a circa due mesi dal suo insediamento il nuovo ministro di Grazia e Giustizia, la signora Cartabia, non ha ancora battuto un colpo?!
Se non ci pensa lei, a scandalo ‘Palamara’ scoppiato ormai da tempo a mettere mano in quel verminaio che è certa Magistratura italiana… chi deve provvedere?; sicuramente l’input avrebbe dovuto venire dal vertice del C.S.M., Mattarella, ma siccome egli non vede, non sente e non parla… è chiaro che tocca al ministro Cartabia prendere l’iniziativa. O no?!
Perché, ma questo si riferisce anche a tutto, ma proprio tutto quanto sopra, rifacendoci a Carlo V imperatore possiamo ben dire che “La ragione di Stato non deve opporsi allo stato della ragione”.