11 settembre, 2021

O tempora, o mores!

(Cicerone, Prima Catilinaria, 1,2)
Cari amici e lettori miei,
dopo le lunghe, accaldate e assolate settimane di questa estate ’21 ormai agli sgoccioli riprendiamo a parlarci, a commentare, considerare e riflettere su ciò che è avvenuto, accaduto e capitato in questo confuso, smarrito e disorientato mondo in cui viviamo.
Ma non vi annoierò, né vi solleciterò a ‘rivivere o rivisitare’ voi stessi situazioni a volte assurde, spesso sconcertanti e pure paradossali delle quali avete avuto conoscenza quando non diretta esperienza, tali da farvi toccar con mano il grado di confusione in cui annaspa e si dibatte oggi un così smarrito genere umano del quale, davvero, non troviamo precedenti nei secoli passati.
Il disorientamento, lo sconcerto, lo scombussolamento: il capovolgimento dell’ordine naturale delle cose, lo stravolgimento del comune buon senso, l’imbattersi quotidiano in situazioni e condizioni che confliggono con la logica e la tradizione, la consuetudine e la saggezza, ecco la ‘cifra’, l’impronta, il marchio potremmo dire che caratterizza questo nostro infelice tempo.
Sicché, pur solo per cenni poiché se volessimo approfondire l’argomento non basterebbe un libro, e magari prendendo le cose dal loro lato comico (che non manca mai) anche per non farci soverchio cattivo sangue, registriamo nel nostro ipotetico diario alcune, solo alcune, delle iniziative, delle disposizioni e delle determinazioni alcune delle quali recentemente assunte addirittura con forza di legge o di decreto; e pure mandiamo a memoria, incaselliamo tendenze, mode e indirizzi che dimostrano ampiamente il grado di spappolamento cerebrale che affligge l’uomo di oggi; il prìncipe come il suddito, il superiore come il sottoposto, il volgo come l’inclita.
Dunque… vediamo un po'.
Lo sapete cari amici e lettori miei che la Lufthansa, la grande compagnia aerea tedesca, ha recentemente deciso di vietare il saluto di benvenuto ai passeggeri sui propri aerei? Tale compagnia infatti (e consociate) annulla definitivamente il “Signore e signori benvenuti a bordo!”… perché non inclusivo e discriminatorio rispetto agli altri generi: del resto si sa, i generi non sono solo due (maschile e femminile) bensì 64: discriminare i restanti 62 potrebbe offendere qualcuno. Così, per non scontentare chi si alza alla mattina e decide di sentirsi trigender, o non binary, o un cavalluccio marino, Lufthansa mette in soffitta il medievale ‘Signori e signore’. Per quanto riguarda invece gli eterosessuali cisgender, cioè le persone che si riconoscono nel proprio sesso biologico, il 99,9% della popolazione mondiale, si mettano il cuore in pace una volta per tutte: ha vinto lo 0,1% di oligarchia gender fluida, la cosiddetta “minoranza oppressa” che, da “oppressa” si appresta ad opprimere il resto del mondo.
Ma andiamo avanti: ce n’è per tutti i gusti.
Ricordate i progressisti del B.l.m. vero?, quelli per i quali la vita dei neri conta assai mentre quella dei bianchi non conta niente!, ebbene rieccoli: non sapendo più chi colpevolizzare per qualche presunto ‘privilegio’ hanno deciso di lanciare una crociata contro i belli, cioè contro le persone di bell’aspetto, rei, a detta loro, di togliere opportunità ai brutti. Guardate che è tutto vero… non è uno scherzo. Tutto parte da un editoriale del New York Times (e ti pareva…) in cui vengono stigmatizzate presunte ‘discriminazioni sociali’ di cui i brutti sarebbero vittime. La tendenza sociale a privilegiare i belli, tenetevi forte, avrebbe il nome di ‘lookism’, termine pressoché intraducibile in italiano, a meno che non lo si voglia chiamare ‘aspettismo’, parola semplicemente agghiacciante. Dati alla mano il NYT spiega che i brutti hanno meno possibilità di essere promossi a scuola e di essere assunti, di guadagnare nel corso della loro vita quasi 250mila $ in meno rispetto ai belli. Quindi, ora, chi verrà prima nella scala del privilegio? Una ‘racchia’ nera o una fotomodella bianca? Un ‘trans’ pachistano di gentile aspetto oppure un ‘incel’ del Tennessee con una ‘pizza’ di brufoli in faccia?!
Scusate… non so… : non è che vi vien da ridere per non piangere?!
Godiamoci questo 2021 dunque, anno in cui recitare passi della Bibbia in pubblico ti fa guadagnare le sbarre della prigione e un ‘trattamento speciale’ da parte della polizia. Succede a Londra, nella ‘libera’ Gran Bretagna, dove il pastore 71enne John Smith (nome fittizio) è stato prelevato a forza dal predellino dal quale stava predicando e, ammanettato, interrogato per ore e trattenuto nottetempo in una cella. Motivo? Il pastore avrebbe pronunciato frasi ‘omofobe’ leggendo un passo della Bibbia nel quale viene ribadito l’ovvio, cioè che la famiglia è formata da un uomo e una donna. Fatto incontrovertibile questo, che però fa venire i diverticoli agli ultrà delle famiglie arcobaleno che, ora, forti di nuove leggi che tutelano il loro diritto a sentirsi offesi possono facilmente ricorrere alla polizia ogni qualvolta la loro sensibilità viene urtata. E’ bastato un benpensante quindi, un’anima bella per accusare di ‘commenti omofobici’ il pastore provocandone l’arresto in base al Public order act.
Commenti? Fatene voi, perché il mio medico me li vieta.
Un ultimo esempio ora, per finire, anche se numerosi altri ne potremmo riportare per significare lo sfacelo morale e mentale e sociale dell’umanità di oggi: “In che tipo di mondo un genitore compra peni finti, lavorati all’uncinetto, per le proprie bambine in età prescolare?” Nessun tipo di risposta ci viene da Debbie Hayton, insegnante ‘trasgender’ britannica, che, però, ci informa dell’esistenza di un sito ‘Stitchbugstudio.com’ che produce miniature di peni in poliestere, lavorati all’uncinetto, appunto, da mettere nelle mutandine delle bimbe che si sentono bimbi.
Già, in che tipo di mondo… ma trovate voi, lettori miei, gli aggettivi più adatti per definire quanto sopra: io ci rinuncio, a meno che… a meno che non ricorra al già sopra menzionato ‘spappolamento cerebrale’. Totale e generale.