Cari amici e lettori miei,
gettando uno sguardo, così, quasi distratto, sul calendario di casa 2022, una di quelle ‘cose’ che un tempo scandivano gli impegni, gli appuntamenti e le incombenze dei vari componenti di ogni famiglia (oggi ci pensano le app a ricordarci il tutto, e altre ‘diavolerie’ ci misurano persino i battiti del cuore, i passi che facciamo, l’ossigenazione del sangue, le ore che dormiamo e quant’altro); uno sguardo al calendario, dicevo, ed ecco che una scritta (non le avevo mai notate prima), attira la mia attenzione avvertendomi che il 22 del corrente mese di maggio è la Giornata mondiale della biodiversità, mentre il precedente giorno 3, ancora di maggio, aveva segnato la Giornata mondiale della libertà di stampa, e, il giorno 9 invece aveva visto celebrare (certamente dai super pagati ‘Eurocrati’ di Bruxelles e Strasburgo…), la Festa dell’Europa!
Giubilate o popoli europei!
Incuriosito prima, ma poi anche un po' divertito ho scorso tutti i dodici mesi dell’anno calendarizzati e, incredibile ma vero, mi sono reso conto che circa sessanta sono i vari giorni dell’anno dedicati ora a questo ora a quello, a quest’altro e a quell’altro.
Ma il bello è, si fa per dire, che il calendario non me la racconta tutta, poiché entrando invece in Internet ecco come ‘si scopre’ che oltre 150 sono le Giornate di ogni anno che ricordano, celebrano, esaltano qualcosa, anche qualsiasi cosa, oppure richiamano, commemorano, elogiano purchessia, anche il vacuo.
Sebbene ‘anziano’, anzi vecchio, io apprezzo questo nostro tempo e cerco di viverlo, per quanto mi è concesso, in modo acconcio e cosciente di tutte le possibilità che offre; non mi si tacci però di nostalgico e passatista se ricordo i tempi belli in cui il calendario, oltre ad essere il ‘promemoria’ quotidiano di ogni famiglia indicava, oltre al santo del giorno, evidenziandole come si deve, ora le feste civili ora quelle religiose, le fasi lunari, gli equinozi, i consigli per l’orticello e le piante di casa, qualche ricetta culinaria e, per finire, alcune facezie e pillole di buon senso.
Della serie Frate Indovino per capirci.
Per secoli e secoli un calendario era stato tutto questo… e non era poca cosa: tutt’altro.
Oggi non più invece: spogliato di tanti orpelli e anticaglie eccolo, il moderno informatore, l’almanacco al passo con i tempi, il lunario degli anni 2000 a ricordarci, o meglio a sollecitarci di tener conto che il giorno tal dei tali del mese tal dei tali è, per esempio, la Giornata mondiale senza tabacco. Niente popodimeno!
Avrete capito però, cari lettori, che non è il calendario in sè e per sè, utilissimo sempre, l’oggetto di queste considerazioni, bensì le cosiddette ‘Giornate’, ora nazionali, internazionali, mondiali o addirittura universali che, di volta in volta vengono indicate per un ricordo, una celebrazione, un impegno e una esortazione.
Ohibò, qualcuno esclamerà: e che c’è di male in tutto questo?
Niente, si risponde: solo si intende, con gli esempi e le precisazioni che seguono sottolineare ed evidenziare un fatto ormai assodato e accertato, ovverossia che l’ipocrisia, l’assurdità e il velleitarismo, cementati globalmente dal ‘politicamente corretto’ oltre che dal consumismo crasso, invadente e livellatore sono la ‘cifra’ che informa, vincola e determina questo a dir poco confuso tempo che viviamo.
Dunque vediamo un po'.
Con l’avvertenza tuttavia che non seguiremo strettamente il calendario da gennaio a dicembre, bensì si coglierà da fiore in fiore, ebbene, come non sentirsi rassicurati, ottimisti e fiduciosi per l’avvenire dopo aver saputo che il 17 maggio di ogni anno vedrà la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia...
Come non gioire, esultare ed entusiasmarsi quando al 20 di marzo (di ogni anno ovviamente) ti fissano la Giornata internazionale della felicità…; il 17 di luglio la Giornata mondiale dell’emoji, il 18 di giugno la Giornata del sushi e, udite udite e tenetevi forte, il 31 di luglio è e sarà la Giornata mondiale dell’orgasmo!
Cavoli! Sapere che al mondo esistono cervelloni, sensibilità, professionalità, dedizioni, altruismi e abnegazioni tali che, ora singolarmente oppure riuniti in gruppi, veri e propri ‘pensatoi’ dell’O.N.U., sono alla continua ricerca per ‘inventare’ Giornate nazionali, internazionali, mondiali o addirittura universali non altro tese che a dare un senso, un significato, uno scopo alla vita di ognuno di noi, altrimenti vuota e banale e superficiale, ebbene, diciamoci la verità, tutto questo è confortante e consolatorio: non è che la prova provata che stiamo vivendo i tempi migliori nel migliore dei mondi possibili.
Chi, quando e dove infatti nei secoli bui che abbiamo alle spalle avrebbe mai ‘pensato’, appunto, di fissare per il 22 febbraio la Giornata del Pensiero; oppure, 16 novembre, la Giornata internazionale della tolleranza; oppure ancora, 13 giugno, Giornata mondiale dell’albinismo; e che ne dite del 31 di agosto che prevede la Giornata internazionale delle persone di discendenza africana?!
Dai, ammettiamolo e prendiamone atto: come si fa a non lasciarsi prendere dalla commozione, da quel nodo che ti prende alla gola quando vieni a sapere che il 19 di novembre è la Giornata mondiale dei servizi igienici mentre contemporaneamente ogni 12 dicembre vedrà rispettivamente la Giornata universale della copertura sanitaria e la Giornata internazionale della neutralità: inutile tentare di darsi un contegno, a questo punto, e cercare di trattenere le lacrime… che scorreranno a fiumi invece quando ci preciseranno che il 18 dicembre sarà la Giornata della lingua araba mentre, e meno male che hanno provveduto, ogni 21 febbraio vedrà la Giornata internazionale della lingua madre al vertice dei pensieri e delle preoccupazioni di ogni cittadino bennato.
Ma non è che tutto sia un brodo di giuggiole, che tutto vada bene e che, come oggi usa dire, ‘nessuno è stato dimenticato o lasciato indietro’, anzi: sorgeranno presto e diamoli per scontati ‘comitati di protesta’ perché, a fronte della Giornata mondiale del Tennis, ogni 4 marzo, non è ancora contemplata la Giornata mondiale del Padel e nemmeno quella del Badminton. Per tacere del Ping pong. Per tacere del Curling, questo nuovo, moderno e popolarissimo sport nel quale, tra l’altro, l’Italia è una eccellenza.
Tanti sono gli sport o i cosiddetti sport che oggi “non hanno un santo in paradiso”, ma, niente paura, presto si provvederà: una qualche lobby che prima o poi metterà al vertice dei propri interessi ora questo ora quello (e quindi ne imporrà una Giornata mondiale o universale…) si troverà sempre.
Piuttosto, è l’argomento “animali” che veramente è carente e denuncia larghi vuoti; è tutto quanto concerne i “nostri fratelli animali” (oggi bisogna chiamarli così) che sembra in sottordine e sotto tono.
E’ vero che gli orsi polari, i pinguini, le api, le tartarughe, i cani e pure i tonni hanno una loro Giornata mondiale e universale, dedicata rispettivamente il 27 febbraio, il 25 aprile, il 20 maggio, il 23 maggio, il 26 agosto e il 2 maggio, ma, santi numi, ai gatti chi ci pensa? e, ma non facciamone un elenco completo poiché non finiremmo più, si dovrà pur provvedere ad una Giornata ad hoc, per esempio, che veda i canarini, le caprette, i salmoni, i canguri, gli struzzi, i bisonti, le tigri siberiane, gli orango (e chi più ne ha più ne metta) al centro dell’attenzione del consorzio umano!
E le galline, i conigli, i maiali, le farfalle e le libellule, i vitellini e i puledri, i lucci e le tinche e le carpe, i delfini, le rondini e i passeri e i piccioni… che ne facciamo? Ce ne vogliamo dimenticare… ce ne vogliamo solo servire e chiuderla lì, senza una Giornata a loro dedicata?
Non sia mai: prima o poi bisognerà provvedere.
E nessuno si permetta di obiettare o dissentire rispetto a chi, sicuramente ci sarà, un giorno proporrà una Giornata, appunto, dedicata agli insetti (nostre prossime derrate alimentari), alle mosche, alle zanzare…
Mah…: fermiamoci qui cari amici. Mi ricompongo… non vorrei avervi dato l’impressione di aver sin qui scherzato, di aver tentato di divertirvi… con prese in giro, canzonature e irrisioni di un tema che è un nonnulla e un nonsenso nel medesimo tempo ma è pure emblematico del brago in cui il mondo odierno va sempre più affondando.
Perché i casi sono due, tertium non datur.
Se, rispetto a quanto sopra e ancor più alla elencazione che segue, assai sfoltita perché in realtà è molto più ‘corposa’, riferita ad altre Giornate internazionali, mondiali ed universali già previste e già datate, già fissate urbi et orbi ma delle quali per ragioni di spazio tralascio, appunto, il giorno dedicato: Giornata mondiale del dialogo fra religioni e omosessualità; Giornata mondiale della Nutella; Giornata di Charles Darwin, per omaggiarne la nascita; Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla (contro i disturbi del comportamento alimentare); Giornata internazionale di commemorazione delle vittime della schiavitù e della tratta transatlantica degli schiavi; Giornata della Carbonara; Giornata mondiale della risata; Giornata mondiale del whisky; Giornata internazionale degli asteroidi; Giornata internazionale del parlamentarismo; Giornata mondiale del bikini; Giornata internazionale delle donne rurali; Giornata mondiale degli stagisti; ecc. ecc.
Se, dicevamo, di fronte a questa ‘rete’, a questo ‘stato di fatto’, a questo annullamento, annichilimento, annientamento della personalità, della originalità e, in ultima analisi, della libertà di ogni singola persona umana ci rendiamo conto di ciò che effettivamente accade, ovverosia che il ‘mondo’ ci sta prendendo per il culo (niente eufemismi) e quindi un domani non lontano ci sarà rivolta e ribellione, oppure, signori miei, siamo perduti. Siamo dispersi. Siamo spappolati.
Anche perché la cosa più invereconda, ignominiosa e scandalosa di tutte, e qui la sottolineo, qui la evidenzio e la denuncio, consiste nel fatto che tra tutte le Giornate che il ‘mondo ci propone a credere’, anche le più idiote, deliranti, surreali e assurde non c’è quella dedicata al nascituro, al bimbo che deve nascere ma che invece non nascerà mai.
Una Giornata mondiale contro l’aborto volontario, immotivato, procurato ed eseguito, non c’è!
Una Giornata a difesa della creatura più indifesa, inerme ed innocente, non c’è!
Una Giornata durante la quale il ‘mondo’ rammenta, sgomento e pentito, lo sterminio del genere umano di fronte al quale tutti i genocidi di tutti i tempi (a cominciare dalla Shoah, sissignori!) impallidiscono, si attenuano e si smorzano, non c’è. Nè mai ci sarà.
Vergogna!
E che Dio abbia pietà di noi!
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| "Ecco, l'eredità del Signore sono i figlioli: la sua ricompensa il frutto del seno. Quali frecce nella mano dell'eroe, tali sono i figli della giovinezza" (Salmo 126) |


