01 dicembre, 2019

Extra Ecclesiam nulla salus

Cari lettori,
è veramente arduo e difficile, a volte incomprensibile, capire e assimilare le numerose metafore e figurazioni alle quali da un po' di tempo in qua, in quasi tutti gli ambiti ecclesiastici, si usa ricorrere: sicché la “Chiesa in uscita”, “l’Ospedale da campo”, “l’Interprete illuminata dei segni dei tempi” e via dicendo,  diventa oggi quella che per circa duemila anni è stata la Chiesa, Una, Santa, Cattolica, Apostolica. E  Romana. Quella stessa Chiesa che, oggi, abbandonando o quantomeno accantonando la ragione stessa per cui venne fondata da Gesù Cristo, vale a dire la salvezza della nostra anima e l’approdo alla vita eterna, si trova per lo più a svolgere azioni sociali e assistenziali e filantropiche che tuttavia la rendono estranea e lontana da coloro che ancora vorrebbero sentir parlare, così come dovrebbe essere, di vita eterna, di dottrina e soprattutto di fede.
Quella stessa Chiesa che sin dalla sua fondazione aveva avuto come missione la custodia del depositum Fidei, l’annuncio della Parola di Cristo e l’indicazione per i fedeli della via da seguire per guadagnare la salvezza dell’anima e l’entrata in Paradiso: e poiché la Via non può essere che una, poiché  la Verità per sua natura non può essere che una, ne discende che il compito primario della Chiesa è, ancora e sempre, la custodia della Tradizione.
Come leggere dunque, come capire e interpretare le contraddittorie similitudini e analogie tra la crisi odierna della religione cristiana, cattolica soprattutto, che affligge l’Europa e l’Occidente, con ‘la linfa che scorre abbondante tra le vene della Chiesa perché l’organismo è rigoglioso’!? (L’Eco di Bergamo, 4 ottobre ’19).
 Come comparare la travolgente scristianizzazione dilagante ( per esempio, in Francia, un tempo Figlia prediletta della Chiesa, nel 2048 potrebbe celebrarsi l’ultimo battesimo; nel 2031 l’ultimo matrimonio cattolico; nel 2044 la scomparsa pressoché totale dei sacerdoti (L’Eco di Bergamo, 20 marzo ‘19), ma in Italia non è che stiamo molto meglio; come comparare tutto questo, dicevamo, con quella presunta  ripresa evangelica, in particolare giovanile e vocazionale (sic!), a fronte di quel dato rivelatore e drammatico che accenna all’unico sacerdote novello ‘uscito’ quest’anno dalla nostra Diocesi!?
Il fatto è, e tale asserzione la si scolpisce semplicemente facendo uso della libertà di espressione e, se del caso, del diritto a dissentire, il fatto è che nella Chiesa odierna si è sostituito, letteralmente e concretamente, al teocentrismo (Dio come principio della realtà e punto di riferimento per ogni manifestazione umana), l’antropocentrismo, ovverosia l’uomo al centro dell’universo e misura di tutte le cose.
In altre parole, tutto per l’uomo, tutto con l’uomo, tutto nell’uomo.
Da qui la diminuzione inarrestabile delle vocazioni religiose e conseguente svuotamento di seminari e conventi; la sostanziale anarchia in tutta la Chiesa visibile nella quale l’autorità non è più effettivamente esercitata, né in alto né in basso, e, quando lo è, viene contestata o comunque poco seguita; da qui l’anarchia anche in campo liturgico, ove abbondano ‘la creatività e lo spontaneismo’ e a volte  succede di tutto; da qui la poca conoscenza da parte del clero della teologia e della dottrina e la derivata ‘ignoranza’ dei fedeli il più delle volte coinvolti in complicate quanto artificiose questioni esegetiche o sociologiche ma che, a volte, non sanno nemmeno il PaterAveGloria; da qui lo svuotamento delle chiese e la caduta verticale della frequenza dei credenti ai sacramenti (la confessione sacramentale, ad esempio, oggi è quasi scomparsa); da qui la diffusa corruzione dei costumi nelle Nazioni, un tempo cattoliche,  in seguito al massiccio prevalere dell’edonismo e materialismo, dell’indifferentismo in campo morale e religioso, corruzione che ha la conseguenza nella crisi della famiglia poiché la famiglia cattolica non costituisce più un modello, considerato che le si contrappongono quella che divorzia, quella di fatto, quella che abortisce e addirittura quella omosessuale; da qui la massiccia avanzata delle sètte protestanti, dell’islam, del buddismo, dell’ateismo e del panteismo; da qui la pressione sempre più forte del ‘movimento novatore’ all’interno della Chiesa, largamente appoggiato da gran parte dell’episcopato e avallato dalla ‘stampa democratica’ mondiale, movimento che vorrebbe imporre l’ordinazione delle donne e il matrimonio dei preti: e così via.
Questo dunque il quadro generale della Chiesa, oggi: dire che è desolante è dire poco.
E’  in questo contesto di confusione quindi, di disfacimento, di ‘spappolamento’ si potrebbe dire che registriamo prese di posizione, da parte di alcuni preti, che definire farneticanti è ancora poco: come non pensare infatti che stia delirando quel prete che vuole vietare, al termine della Messa, la Preghiera dell’Alpino poiché la stessa invita “alla difesa della Patria in armi”?!
O quell’altro prete, peggio, che  a conclusione della celebrazione canta e invita i fedeli a cantare ‘Bella ciao’?!
Qui termino, per ora, cari lettori, ma  voglio salutarvi con riferimento al più grande teologo di tutti i tempi, San Tommaso d’Aquino, che all’inizio delle sue lezioni mostrava ai suoi allievi una mela dicendo: “Questa è una mela. Chi non è d’accordo, può andar via”.
Ecco. La Chiesa non è una Ong filantropica, ma il Corpo mistico di Cristo.
La missione della Chiesa non è adattare il Vangelo alla mentalità corrente, ma convertire le mentalità di tutte le epoche al Vangelo.
Il Papa e i Vescovi sono custodi del depositum Fidei, non padroni: non possono aggiungere o togliere neppure una virgola di ciò che hanno ricevuto e che devono trasmettere.
Chi non è d’accordo, può andar via.



2 commenti:

Giovanna ha detto...

"Il Papa e i Vescovi sono custodi del depositum Fidei, non padroni: non possono aggiungere o togliere neppure una virgola di ciò che hanno ricevuto e che devono trasmettere". Mi domando se il Papa e i Vescovi sappiano che devono comportarsi così; con l'aria che attualmente tira io, su questo, ho forti dubbi...

Unknown ha detto...

Buongiorno, direi che la citazione di San Tommaso d'Aquino, come sintesi dell'articolo da lei scritto, è illuminante!!